Nessun contenuto in lingua associato o associabile.

Sesta tappa

Salendo da Aosta al Gran San Bernardo si può raggiungere il sito archeologico noto come Plan de Jupiter, dove a partire dall’Ottocento sono stati scoperti i resti di un tempio dedicato a Juppiter Poeninus, e due edifici funzionali interpretati come appartenenti ad una mansio. L’area archeologica misura complessivamente circa 1800 mq ed è caratterizzata anche dalla presenza ben visibile di resti dell’antica strada romana scavata nella roccia. Da qui è possibile raggiungere, sull’opposto versante delle Alpi, la città di Martigny, anticamente insediamento celtico noto con il nome di Octodurus e successivamente capitale romana delle Alpi Pennine denominata Forum Claudii Vallensium.

Consigli di visita

Ad Aosta si inizia la salita verso il Gran San Bernardo e si fa una prima sosta a Etroubles ed al suo borgo medievale, trasformato in un museo a cielo aperto.
Proseguendo in direzione Saint-Rhemy-En-Bosses, si sosta brevemente per una visita alla Casaforte Chez-Vuillen e poi Al Castello dei Signori di Bosses; si completa con una passeggiata per le vie del borgo prima di salire al Colle, consigliata una visita allo spaccio dei produttori dello Jambon de Bosses DOP

Al colle si visita il museo dell’Ospizio del Gran San Bernardo, l’allevamento dei cani San Bernardo ed il sito archeologico del Plan de Jupiter.

Da non perdere

Nell’area del Colle, l’Ospizio del Gran San Bernardo situato in territorio svizzero rappresenta certamente meta ideale per una vacanza spirituale; il Museo annesso testimonia la vita del Colle, dalle prime fasi insediative, attestate da interessanti ritrovamenti archeologici, fino alla congregazione dei Monaci. L’allevamento dei cani San Bernardo segna ugualmente la storia del passo, e rappresenta un altro punto di interesse da inserire nella visita. 

Il carnevale locale, detto della Coumba Freida per gli spifferi gelidi che soffiano nella Valle del Gran San Bernardo, sono affascinanti spettacoli caratterizzati dalla presenza di costumi tipici che rievocano il passaggio dei soldati di Napoleone; le landzette, bizzarre e per certi aspetti inquietanti, sono costumi colorati e cappelli che ricordano le uniformi napoleoniche. 

A luglio, da non perdere, l'annuale sagra dello "Jambon de Bosses”, il tipico prosciutto crudo speziato con erbe di montagna.

Scopri come arrivare